SAN SIMONE
Simone e Giuda, i cui nomi sono accoppiati nel canone della messa, sono ricordati con un’unica festa. Può darsi che il motivo fosse un loro comune apostolato in Mesopotamia e in Persia, dove sarebbero stati inviati per predicare il Vangelo. Comunque non si sa niente di storicamente certo, all’infuori di ciò che ci è narrato nel Vangelo sulla loro vocazione.
Simone, che i vangeli chiamano il Cananeo per distinguerlo da Simon Pietro, era nativo di Cana in Galilea, soprannominato lo “Zelota”. Secondo incerte notizie riferite dallo storico Eusebio, pare sia stato il successore di Giacomo sulla cattedra di Gerusalemme, negli anni della tragica distruzione della città santa. L’apostolo avrebbe subìto il martirio durante l’impero di Traiano, nel 107, alla bella età di centovent’anni.
Giuda, “non l’Iscariota” occupa l’ultimo posto nell’elenco degli apostoli, col soprannome di Taddeo, e viene identificato con l’autore della lettera canonica che porta il suo nome. Operò gran bene con la sua parola ispirata. Aprì chiese e formò una comunità di fedeli, in Babilonia. In Persia subì gloriosamente il martirio suggellando l’insegnamento con la profusione del sangue.
Significato del nome Simone:
«Dio ha esaudito» (in ebraico)

28 ottobre 2012 @VIETATO COPIARE O SCARICARE ARTICOLI SENZA AUTORIZZAZIONE
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ottobre 28, 2012 at 7:36 am
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