“Il Castello”

Che bello sarebbe un mondo senza guerra!

È la pace che sostiene la terra
l’uomo selvaggio è quel fiore non colto

la spada imbratta
le rughe sull’anima mia
son solchi nel cuore

le mura son barriere
si sgretolano grondano di sangue innocente

ogni pena è fango viscido di lacrime
ogni pietra è fuoco vermiglio fendente

miro il castello così maestoso
nella luce smisurata del mattino
sì sei dolce splendore
custode di un passato in chiaroscuro
un cherubino s’è posato a lenirne i ricordi

si annega la mia mente nel mio pensare
nel mirar la bellezza della mia città@
Inedita2015
Crescenza Caradonna
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